RISCHIOOOOOOOO- Rischiatutto 2.0
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Mamma Rai, alla vigilia della messa in onda del nuovo Rischiatutto... ha prontamente fatto sparire la sigla del glorioso programma su youtube: è rimasta solo questa ma senza video mentre è sul sito della RAI on demand invece c'è ancora (clicca qui per vederla) ma solo per quelli che hanno installato e a cui funziona il plugin Silverlink (ed io non sono tra quelli).
Ma noi siamo contenti lo stesso perchè l'idea di un Fabio Fazio che presenta il novo Rischiatutto ci piace parecchio.
IL NUOVO RISCHIATUTTO
Provate a leggere in rete e leggerete frasi dette da Fazio che non possono non rendere felici noi fans di un "certo tipo" di televisione:
«Faremo Rischiatutto con uno che lo guardava (io), uno che lo faceva, Ludovico Peregrini, il signor No, e chi non era nato, i miei autori trentenni. Partendo da questi presupposti» ha spiegato «si può ricostruire la magia, dal punto di vista di chi ha inventato il quiz, di chi l'ha mitizzato e di quelli che non c'erano ma ne hanno sentito parlare». repubblica.it
Nella mente di Fazio c'è l'obiettivo di riprodurre fedelmente il Rischiatutto storico, quello che il 5 febbraio del 1970 Mike aprì con l'invito «Fiato alle trombe, Turchetti», quello che teneva incollati al giovedì sera milioni di italiani che si radunavano nei tinelli delle case o nei bar o nelle piazze. Gli autori sono andati a ripescare le vecchie scenografie, le cabine, i pulsanti originali. E sopra tutti aleggerà l'anima di Mike. (ilgiornale.it)
Rischiatutto non invecchia, è più forte di qualunque succedaneo (...) Il fatto che Daniela abbia dato l'ok per me ha un valore di riconoscenza e affetto, stiamo lavorando duramente (panorama.it)
Vabbè... vabbè... ma con Fazio io vado sul sicuro. Mi fido di lui. Lui le cose le reinterpreta ma lo fa con lo spirito giusto: ricordate anima mia?
Ma quando inizia sto' benedetto programma? ci sarà una puntata evento nostalgia il 21 aprile (che andrà in beneficenza) e tanti amici famosi e storici concorrenti e poi venerdì sarà la volta del quiz vero e proprio... ma ho letto da qualche parte che poi verrà nuovamente riproposto ad ottobre.
RISCHIATUTTO IERI
L'idea originale fu presa dal format americano del programma Jeopardy!. La trasmissione, inizialmente, doveva chiamarsi Repentaglio; il nome venne cambiato il giorno prima dell'inizio della trasmissione grazie a Mike Bongiorno.[1] Autori del quiz erano Paolo Limiti e Ludovico Peregrini, che a causa dei suoi inevitabili dinieghi alle richieste di deroga dal regolamento, venne soprannominato "Signor no". La regia era di Piero Turchetti, coautore del programma, che passò alla storia della televisione italiana insieme alla frase che Bongiorno usava per presentarlo: « Fiato alle trombe, Turchetti! » (wikipedia)
la struttura del programma:
Il gioco consisteva in quanto segue: 3 concorrenti, ferrati in una materia di loro scelta (ci fu chi si presentava sul jazz, chi sulla storia romana, chi sulla storia del cinema, ecc., parecchi concorrenti avevano fatto la domanda anche per “Lascia o raddoppia?”) dovevano superare 3 manches di gioco per diventare campioni: In primis vi erano LE DOMANDE PRELIMINARI, cioè 10 domande sulla categoria del concorrente che servivano più che altro per far ambientare lo stesso nella trasmissione. Ogni risposta esatta aveva valore di 25.000 lire Seguiva poi la manches al tabellone che prese il nome di RISCHIATUTTO, che consisteva in quanto segue: il tabellone era diviso in 36 caselle, 6 per ogni argomento (si spaziava dal cinema all’arte, dai segnali stradali alle idee, dallo sport alla musica) e ognuna delle 6 caselle dell’argomento aveva un valore a crescere, dalle 10.000 alle 60.000 lire. Le domande a volte erano accompagnate da una diapositiva o da un piccolo filmato. Ad aiutare i concorrenti vi erano lungo il tabellone i JOLLY, che garantivano la vincita della casella senza rispondere ad alcuna domanda, e i RISCHIO, delle domande un po’ più complicate sulle quali il concorrente che aveva scelto la casella che lo nascondeva poteva scommettere una cifra qualsiasi (da un minimo di 100.000 lire), che gli sarebbe stata accumulata in caso di risposta esatta o sottratta in caso di risposta errata (come in tutti i quiz!!!). Di solito le categorie delle domande al tabellone riguardavano materie generalistiche di cui più o meno tutti i concorrenti sapevano qualcosa, e di solito erano garantite 2 materie per ogni concorrente. · Al termine della gara al tabellone seguiva la fase del RADDOPPIO, nella quale i 3 concorrenti, chiusi nelle cabine, dovevano rispondere a delle domande sulla loro materia di competenza in un tempo massimo di 1 minuto. Se il concorrente riusciva a rispondere in maniera esatta, raddoppiava il montepremi in suo possesso, ma se rispondeva in maniera errata anche ad una sola domanda posta, perdeva tutto e andava a quota zero. Al termine del raddoppio, il concorrente che aveva accumulato più soldi veniva proclamato campione e aveva diritto a tornare la settimana successiva.
L'indice di gradimento raggiunse un record mai ottenuto per un quiz (si stava ripetendo un grandissimo evento come ai tempi di Lascia o raddoppia? e forse era ancora più grande). La redazione raggiunse più di venticinquemiladomande di partecipazione in quattro mesi. Tra gli spettatori si diceva che ci fosse addirittura papa Paolo VI e il presidente della repubblica Leone che, invitato un giovedì sera a una cenad'etichetta al circolo dei Granatieri di Sardegna, volle rimandare il pranzo di un'ora per seguire la trasmissione.
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Il concorrente che più di tutti passò alla storia del quiz fu il dottor Massimo Inardi, medico di Bologna, esperto di musica classica e con la passione della parapsicologia. Inardi fece la sua prima apparizione a Rischiatutto il 2 dicembre del 1971, giorno in cui sconfisse Maria Grazia D'Andrea. Egli vinse la allora stratosferica cifra di 48 milioni di lire, e devolse la vincita di un'intera puntata ad un bambino bisognoso di un trapianto di reni. Dotato di una cultura molto vasta e di una notevole capacità di concentrazione, fu accusato dalla stampa di «leggere le risposte dalla mente di Mike» grazie alle sue competenze parapsicologiche, a tal punto che in una puntata le risposte delle domande del raddoppio non furono scritte sul foglio delle domande in possesso del conduttore, ma in un foglio a parte consegnato alla valletta, posta a grande distanza in modo che Inardi non potesse vederla; ella dovette controllare le risposte e confermarne l'esattezza alzando una paletta. Il medico rimase ininterrottamente campione fino a giovedì 27 gennaio 1972, quando fu sconfitto da Gian Paolo Lusetti: Inardi era in testa, ma nel rispondere all'ultima domanda del raddoppio inciampò in un banale lapsus linguae nel pronunciare un numero d'ordine (disse «636» invece di «626»). Il concorrente si corresse immediatamente battendo un colpo e gettando via la sua cuffia per la disperazione, ma l'autore-notaio Peregrini, nonostante le accorate suppliche del conduttore e con un atteggiamento estremamente severo nei confronti della stampa presente in teatro, non si lasciò sfuggire l'occasione per eliminarlo, attirandosi così le antipatie del pubblico. Inardi ammise subito l'errore e con grande sportività andò a tirar fuori il nuovo campione dalla cabina prendendolo per mano e abbracciandolo. Mike infatti ammetterà di aver fatto di tutto, insieme ai suoi coautori, per far cadere il prodigioso campione in quanto stava vincendo una cifra troppo elevata. Naturalmente egli vinse la finalissima del grande torneo dei campioni del 1972. (wikipedia)
La famosa sigla di testa, un motivo dall'andamento incalzante con chiara impronta jazzistica, composto dal Maestro Riccardo Vantellini, rimase invariata per tutte le edizioni: un disegno animato creato da Sandro Lodolo rappresenta un simpatico ometto che cerca di sfuggire alla parola RISCHIO (o all'iniziale R), che lo segue ovunque.
Le sigle di coda furono invece quattro:
Edizione 1970 e 1970–71: Il rischio interpretata da Georges Moustaki.
Edizione 1971–72: Amare di meno interpretata da Peppino Di Capri.
Edizione 1972–73: Una musica interpretata dai Ricchi e Poveri.
Edizione 1973–74: Voglio ridere interpretata dai Nomadi.
Rischiatutto fu anche oggetto della comicità di Alighiero Noschese. In questa brillante simulazione, all’interno del programma “Uno nessuno centomila”, uno splendido Alighero Noschese, nei panni di Mike Bongiorno, rivolge il quiz ai suoi ospiti: Sabina Ciuffini, Massimo Ranieri, Romina Power, Bice Valori.
Infine non dimentichiamo la bellissima Sabina Ciuffini e la sua minigonna mozzafiato.
Per chi volesse vederla in altre vesti (anzi... senza veste) clicchi quà